Rari brani di Osho apparsi su Osho Times n. 262
DOMANDA: Osho, più entro in meditazione, più ingrasso. Corro il rischio di esplodere?
OSHO: Non preoccuparti di ingrassare.
Dici: “Più entro in meditazione, più ingrasso. Corro il rischio di esplodere?”.
Lo spero! Questo è il vero scopo del tuo essere qui: esplodere!
Ma ingrassare non è a causa della meditazione. Forse mediti troppo e non fai abbastanza esercizio fisico. Puoi fare due cose... Io personalmente odio l’esercizio fisico, ma allora devi ridurre le calorie. Io devo vivere con solo seicento calorie al giorno. Adesso. Fino a qualche giorno fa vivevo con mille e duecento calorie al giorno.
Se non vuoi fare esercizio, devi ridurre la quantità di cibo che continui a mettere in bocca. È noto che i meditatori ingrassano, perché dimenticano completamente che la meditazione è sedere in silenzio, senza fare nulla e il grasso cresce da solo... Quindi, inizia a fare esercizio fisico o riduci la quantità di cibo.
Gautama il Buddha dovette eliminare un pasto completo dalla dieta dei suoi discepoli. Potevano mangiare solo una volta, non due volte al giorno. E naturalmente non cinque volte al giorno con nomi diversi: colazione, pranzo, merenda, cena e l’ultimo spuntino, prima di andare a dormire. Ha dovuto tagliare da due pasti, che sono comuni in India, a un pasto. Ciò significa il cinquanta per cento.
Mahavira ancora di più... Perché consigliava periodi di meditazione più lunghi rispetto a Gautama il Buddha. Gautama il Buddha aveva un sistema alternato: un’ora di meditazione, un’ora di cammino. La camminata e la meditazione di un’ora mantenevano l’equilibrio. E poi solo un pasto al giorno.
Ma Mahavira non adottava un sistema alternato. Le persone stavano in meditazione per otto, dieci, dodici ore. Anche lui prevedeva un solo pasto, ma aveva posto un’altra condizione: che dovevi mangiarlo in piedi. E non potevi usare il piatto, dovevi usare solo le mani. Quindi solo quello che riuscivi a tenere in mano e basta. E dovevi mangiarlo in piedi, perché quando sei seduto, sei a tuo agio, comodo.
I nostri pasti sono molto confortevoli: sedie comode, tavolo, bellissimi piatti, candele, profumi, fiori e poi, naturalmente, una portata dietro l’atra. Quindi se stai anche meditando, diventerai sempre più grasso.
C’è anche un altro motivo per questo ingrassare, diverso dal cibo: un meditatore, lentamente, perde interesse per il sesso. Questo ha due conseguenze: uno è che quel po’ di ginnastica che faceva nel sesso non c’è più e magari era il suo unico esercizio fisico; in secondo luogo, nel momento in cui lascia andare il sesso, diventa più interessato al cibo.
Le persone che abbandonano il sesso, automaticamente iniziano a mangiare di più: il modo in cui inizia la vita crea questa connessione. Il bambino diventa consapevole del seno della madre e del cibo che arriva da esso allo stesso tempo. Più tardi il seno diventa un simbolo sessuale, ma l’associazione con il cibo è molto profonda nell’inconscio. Le persone che abbandonano il sesso – qui è l’opposto, è il sesso che abbandona le persone – iniziano a mangiare di più per compensare, perché mangiare è legato alla sessualità dell’uomo.
Quindi devi essere consapevole, Yogesh: l’esplosione va benissimo, ma un’esplosione di coscienza, un’esplosione del tuo essere interiore, non un’esplosione del tuo corpo.
Le persone hanno già paura di avvicinarsi a me e se esplodi perderò tutta la mia gente folle. Quindi, per favore, sii gentile con te stesso e sii gentile con me. Riduci il cibo, crea un sistema alternato: meditazione, camminata, jogging, corsa, tutto ciò che ti dà abbastanza movimento per assorbire il cibo.
Ed è immensamente importante: se riesci ad adottare un sistema alternato la tua meditazione andrà ancora più in profondità, perché quando il corpo è stanco, si rilassa rapidamente. Quando non è stanco, non si rilassa.
Questo è uno dei motivi per cui i ricchi non riescono a dormire. I loro corpi non sono stanchi. Il sonno fa parte del relax. Gli operai e i mendicanti dormono così profondamente da fare invidia agli imperatori! Tutto il corpo è così stanco, perché lavorando tutto il giorno, per loro è impossibile non addormentarsi immediatamente.
Sarai sorpreso di sapere che ci sono degli aborigeni in India, in Birmania, in Tailandia e in altri paesi dell’Estremo Oriente che non sognano. E il motivo è che sono molto stanchi. Il lavoro che fanno è così pesante che, quando vanno a dormire, cadono in un sonno così profondo da saltare uno strato di sogni. Il primo strato è della coscienza vigile; il secondo strato è della coscienza onirica; il terzo strato è il sonno senza sogni; il quarto strato è il risveglio, l’illuminazione. Il loro stile di vita è così duro – solo per riuscire ad avere qualcosa da mangiare, solo per sopravvivere – che non sognano.
Quando sono entrati per la prima volta in contatto con i missionari cristiani…
Ora i missionari cristiani studiano psicoanalisi. Il cristianesimo è la religione più astuta del mondo. Vedendo che il vecchio stile del sacerdozio stava diventando obsoleto, hanno iniziato a mandare i loro missionari a imparare la psicoanalisi, perché hanno capito che, in futuro, sostituirà il sacerdozio.
Lo psicoanalista è il futuro sacerdote, sta già prendendo il suo posto. È diventato il professionista più pagato al mondo e tutto ciò che fa è analizzare i sogni.
Quindi, quando questi missionari, formati in psicologia, raggiunsero la fitta foresta in Birmania, in Tailandia, non riuscivano a credere a ciò che vedevano. Quando chiedevano agli aborigeni: “Cos’hai sognato ieri sera?” gli aborigeni si guardarono l’un l’altro e dicevano: “Cosa vuol dire ‘sognato’?”.
Non avevano mai sognato.
Per due motivi: uno, la loro vita non è basata sulla repressione. Una persona repressa sogna di più perché, qualunque cosa sia repressa, la mente deve liberarla attraverso i sogni. È una specie di catarsi: la mente si alleggerisce da sola. In secondo luogo, solo chi non riesce a raggiungere gli strati più profondi del sonno resta bloccato nello strato del sogno. Qualche volta riesci a scivolare nello strato più profondo, dove non ci sono sogni, ma poi torni in superficie.
Il tuo grafico del sonno non è costante per tutta la notte. A volte sei molto in superficie, a volte vai molto in profondità. Poi ritorni in superficie, proprio sul punto di svegliarti. A volte vai molto in profondità, quasi vicino alla morte. Sullo strato superficiale c’è la tua vita e sullo strato più profondo c’è la tua morte. E appena sotto lo strato superficiale c’è lo strato dei sogni. Molti aborigeni saltano completamente i sogni.
Sarai in grado di andare più in profondità nella meditazione, nel rilassamento, perché il rilassamento è essenziale alla meditazione. Prenditi l’impegno di correre, saltare, fare jogging e poi, quando ti senti stanco, completamente stanco, siediti o sdraiati, e medita. E vedrai che non ingrasserai e il tuo corpo non esploderà. Ma la tua coscienza esploderà nell’immenso fenomeno che chiamiamo “illuminazione”.
L’Oriente non si è mai occupato dei sogni, benché si sia occupato per migliaia di anni di coscienza. È un fenomeno strano. L’Occidente ha iniziato a occuparsi della coscienza solo un centinaio di anni fa e immediatamente è balzato sui sogni. Tutta la scienza psicologica è diventata analisi dei sogni. Viene da chiedersi cosa è successo…
L’Oriente si è occupato per almeno diecimila anni di coscienza. Tutto il suo genio si è concentrato sulla ricerca profonda della coscienza, più di quanto sia successo altrove. Questo è stato il suo unico contributo all’evoluzione umana per quanto riguarda la coscienza.
L’Oriente è povero. Non ha sviluppato una scienza, non ha sviluppato una tecnologia, perché ha incanalato tutta la sua intelligenza in una sola direzione che è la coscienza. Ma il fatto strano è che, anche dopo diecimila anni, la psicologia orientale non ha nulla a che fare con le psicologie di tipo psicoanalitico, che riguardano l’analisi dei sogni.
Qual è il motivo? La ragione è il cristianesimo. Il cristianesimo è la religione più repressiva al mondo. Reprime tutto e a causa di quella repressione lo strato dei sogni diventa sempre più grande. Ora gli psicoanalisti occidentali dicono che un uomo che dorme otto ore per notte sogna per sei ore. Solo per due ore, di tanto in tanto, va un po’ più in profondità e smette di sognare. Ma per sei ore continua a sognare.
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Testi di Osho tratti da: Sat Chit Anand #3